MAPPATURA IMPIANTI

PERCHÈ EFFETTUARE LA MAPPATURA

CRITICITÀ

Vengono individuate le zone critiche dell’impianto.

OTTIMIZZAZIONE

Il processo di cottura o raffreddamento viene ottimizzato, permettendo una distribuzione corretta dei prodotti all’interno dell’impianto.

INTERVENTI

Individuazione degli interventi meccanici da eseguire sull’impianto per risolvere eventuali criticità.

QUALITÀ

Si evitano problematiche di disuniformità, che possono portare a cotture erronee dei prodotti con conseguente calo della qualità.

PROCEDIMENTO

Il servizio di mappatura viene effettuato posizionando all’interno dell’impianto del cliente un adeguato numero di sonde per la rilevazione della temperatura durante l’esecuzione del processo di lavorazione. Queste rilevazioni sono necessarie per valutare correttamente l’efficienza del processo produttivo e permettere eventuali azioni manutentive e correttive atte al miglioramento del processo stesso. 

Le misurazioni che si possono effettuare sono le seguenti:

  • a vuoto, per stabilire il grado di uniformità dell’impianto
  • con il prodotto, per valutare le variazioni dell’impianto a seguito dell’introduzione del prodotto stesso (differenti flussi d’aria dovuti a differenti disposizioni dei prodotti)
  • sul prodotto, utilizzando sonde di misura della temperatura superficiale e/o a cuore

A seconda del tipo di impianto (riscaldamento o raffreddamento) è necessario individuare le zone critiche, ovvero i punti freddi nei forni e i punti caldi nelle celle di raffreddamento, ed elaborare un protocollo di prova per il test di mappatura, che descriva gli elementi seguenti:

  • tipo di mappatura
  • numero di sensori da installare e loro posizionamento
  • intervalli di misura e durata dell’analisi
  • valori limite ammessi
  • tipologia di dati necessari per l’elaborazione del report

Le sonde vengono posizionate all’interno dell’impianto, il quale viene portato ad una certa temperatura. Si ottiene un grafico con trend sovrapposti che danno una rappresentazione della distribuzione del calore al suo interno e dei tempi necessari per raggiungerlo. Da questi dati si possono ottenere informazioni circa:

  • distribuzione della temperatura ambiente;
  • determinazione dello scostamento tra la temperatura di setpoint e la temperatura di ogni singolo punto;
  • calcolo C0 (cottura superficiale a 100°C con z=33) su superficie prodotto;
  • calcolo valore F (valore pastorizzazione a 70°C con z=10) su superficie prodotto;
  • variabilità della temperatura a cuore prodotto lungo la distribuzione dell’impianto.

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